“Viviamo tempi di forte polarizzazione, nei quali i contrasti esplodono sempre più frequentemente in conflitti e nei quali i tentativi di composizione arrancano” ha esordito il Presidente dell’Erba.
Centrale, nella Relazione del Presidente, il tema della iperproduzione normativa e dei suoi effetti sui sistemi economici. “Non vi è diagnosi sull’Unione Europea - ha detto dell’Erba - che non indichi nella produzione normativa elefantiaca una delle cause del ristagno della competitività dell’Unione rispetto alle maggiori economie del mondo”. La questione è particolarmente rilevante per il settore bancario in quanto “è uno dei più regolati, con una stratificazione su tre livelli (regolamenti e direttive; atti delegati, norme tecniche d’implementazione, standard tecnici di regolazione, ecc.; linee guida e decisioni delle Autorità di supervisione)”
Allo scorso mese di marzo (ultimi dati disponibili) le 218 Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen operavano su tutto il territorio nazionale con 4.095 sportelli e con una presenza diretta in 2.507 Comuni. I soci delle BCC sono 1.484.770 (+2,4% in base d’anno). I dipendenti sono 29.417 (+0,8% contro il -1,3% rilevato per le altre banche).
La componente femminile incide per il 41,4% (nel complesso i dipendenti dell’intero sistema sono circa 38 mila).
Le BCC sono l’unica presenza bancaria in 781 Comuni (+ 5,5% su base d’anno) caratterizzati per oltre l’80% da popolazione inferiore ai 5 mila abitanti e per il 15,7% da popolazione tra i 5 mila e i 10 mila abitanti. Negli ultimi 10 anni, nei Comuni con soli sportelli BCC le persone residenti sono passate da 1,1 a 2,5 milioni, le unità locali di imprese da 69 mila a 181 mila; gli addetti da 215 mila a 620 mila.
Venti anni fa uno sportello su dieci apparteneva ad una BCC, oggi uno sportello su cinque.
La raccolta delle BCC ha superato i 200 miliardi di euro, in sensibile crescita su base d’anno (+2,4%). La quota BCC nel mercato della raccolta è pari all’8,3%. Gli impieghi lordi delle BCC hanno raggiunto la soglia dei 141 miliardi di euro (con una quota di mercato degli impieghi dell’8,2%). Su base d’anno si rileva una sensibile variazione positiva (+1,9%), a fronte della sostanziale stazionarietà rilevata nell’industria sul fronte degli impieghi alla clientela (-0,4%).
Nel dettaglio, esaminando le quote di mercato, gli impieghi delle BCC rappresentano il 23,3% del totale dei crediti alle imprese artigiane; il 24,7% del totale erogato per le attività legate al turismo; il 24,2% del totale dei crediti erogati all’agricoltura; il 15,4% di quanto erogato al settore delle costruzioni e attività immobiliari; il 14,6% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore); l’11,4% dei crediti destinati al commercio.
Da evidenziare l’aumento della incidenza dei mutui sul totale degli impieghi (in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario). A fine marzo era dell’81,9% contro il 57,1%. I mutui lordi ammontano a 115,5 miliardi (+1,1% a fronte della perdurante contrazione rilevata nel resto del sistema bancario (-1,7%).
La quota delle BCC nel mercato dei mutui è dell’11,8%. Il patrimonio complessivo delle BCC, alla stessa data, era di 26,1 miliardi (+10,3% a fronte del +7,7% per il resto dell’industria bancaria). Il Total Capital Ratio (dato al dicembre 2024) era pari al 27,6% e il Tier1 Ratio al 26,8%. Il CET1 Ratio ha raggiunto il 26,7%, superiore di 9 punti percentuali a quello registrato mediamente nel resto dell’industria bancaria
